L’epoca in cui stiamo vivendo è contrassegnata dalla privatizzazione del mondo nelle mani di pochissimi azionisti.
Fortemente caratterizzata dalla narrazione unica, volta a colpire chi la contesta attraverso un inflessibile proibizionismo, sulla logica di consumatori formattati in “taglia unica”.
Probabilmente stiamo attraversando un periodo in cui appare più evidente una percezione del male, dei suoi simboli ed anche dei suoi sacramenti.
In una società dove sta emergendo prepotentemente il male, non è possibile che si coltivino gli stessi sacramenti della religione cristiana dove, il suo elemento principale sta nell’eucarestia.
La comunione, ovvero il corpo di Cristo, è simboleggiata dal frumento che nasce dalla terra e dalla farina, dal lavoro dell’uomo e pensare che possa essere creata dal nutrimento del male, ovvero dalla farina di grilli, porta all’annullamento del più grande sacramento donato da Dio all’uomo.
Il frumento nella religione cristiana, rappresenta il simbolo della resurrezione e rinascita, abolirlo significa cancellare quel pane che è la comunione con il corpo di Cristo.
Con la biotecnologia e il transumanesimo oggi si può creare l’essere umano condizionandolo in tutto, basti pensare allo sconvolgimento della famiglia dove oggi assistiamo all’annullamento del matrimonio tra l’uomo e la donna, sostituendolo con quello più moderno tra omo e omi.
Chi vuole che mangiamo insetti, non sta solo proponendo un trasformismo modernizzato a tavola, o una connotazione green salutare sostenibile, ma opera sulla cancellazione del dogma, ovvero, nel significato dell’aspetto spirituale che tutto questo comporta.
Nella politica, destra e sinistra viaggiano unite, dividendosi solo gli ambiti nei quali operare ovvero, alla destra il mercato, alla sinistra la modernizzazione culturale dei popoli.
Tutte e due hanno un comune unico denominatore, la spinta liberista che orienta comportamenti, consumi e idee, volte ad omologare i contenuti, verso le teorie neoliberiste pensate per “l’uomo di Davos”.
Nella bellissima discussione nel capolavoro di Fedor Dostoevskji I fratelli Karamazov il padre chiede a Ivan: “Dio esiste o no, una volta per tutte? No. E chi si prende gioco degli uomini, Ivan? Il diavolo, probabilmente”.
In quella discussione sta tutta l’essenza degli interrogativi in cui oggi ci ritroviamo a farne i conti e che probabilmente chiameremo i “massimi sistemi”.
La nostra società oggi è in balia di una profonda crisi esistenziale dove il male ha inoculato in quasi tutti i settori, cultura, religione, politica, umanità, società civile, la sua forza distruttiva.
Destra e sinistra hanno tradito allo stesso modo il popolo alleandosi con quelli che si autodefiniscono “i padroni universali” oligarchi feudali di un destino ostinatamente chiamato progresso che ci porterà ad una dissoluzione.
Prima di cadere nella loro avidità se vogliamo sconfiggere quel vento di distruzione che hanno innescato, dobbiamo ritrovarci come Popolo unito a difendere il nostro futuro e la nostra la libertà.
Andrea Caldart