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Il fine della Politica: tra Machiavelli ed Aristotele 

da | Nov 11, 2022 | Cultura e società

Che cosa differenzia Nicolò Machiavelli (1469-1527) ed Aristotele (384 a.C. -322 a.C.)? 

La concezione della politica. Per il primo, infatti, la politica è funzionale ad ottenere il potere ed a mantenerlo il più a lungo possibile, per il secondo, invece, la scienza politica, che insieme all’etica fa parte della filosofia pratica, è strumentale a perseguire il bene della polis, della comunità (in lingua greca antica la c.d. koinonia) consistente nella realizzazione piena ed armonica dei fini connaturati all’essenza di coloro che a quella comunità appartengono. 

Il bene comune, pertanto, è il bene dell’uomo in quanto uomo, in quanto persona, e non la mera somma dei beni individuali. 

Come si può notare è completamente diverso il paradigma filosofico-politico per non parlare del livello della classe politica attuale che, a destra, quanto a sinistra, è solo (salvo alcune eccezioni), per dirla con Marino Gentile (1906-1991), “enzima del potere”. 

Non ci salva né Giorgia, né Matteo, né Enrico, né Carlo, né Giuseppi, ma solo il pensiero che tende alla Verità. 

Questa resta, gli altri passano.

Prof. Daniele Trabucco Costituzionalista

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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