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Home Economia Bollette, il governo abbassa l’aumento di luce e gas

Bollette, il governo abbassa l’aumento di luce e gas

Da oggi scattano gli aumenti delle bollette di luce e gas. Diminuisce l’impatto del rincaro con l’intervento del Governo che stanzia oltre tre miliardi di euro mediante il Decreto-legge 130 del 27 settembre 2021 (“Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale”). Nel dettaglio sono destinati 2,5 miliardi di euro per azzerare gli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre, senza dimenticare 500 milioni circa per il potenziamento dei bonus fiscali. A questo si aggiunge una riduzione al 5% dell’Iva per le bollette gas. Il decreto legge permette di abbassare l’impatto su 29 milioni di famiglie e su sei milioni di microimprese. “Il motivo dei rincari – si legge nel documento di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) – è dovuto alla dinamica dei prezzi delle materie prime ai massimi storici (in forte crescita per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia e le difficoltà nelle filiere di approvvigionamento), senza escludere le alte quotazioni dei permessi di emissione di Co2. Tutto ciò avrebbe condotto ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% di quella del gas”.

Il mercato dei consumi

Non possiamo tralasciare una riflessione sulla gestione dei consumi da parte degli operatori del settore, i quali lavorano contemporaneamente con due mercati che rispettano regimi differenti: libero e tutelato. A confermare questa anomalia che genera confusione è il “Rapporto monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas” (Arera, luglio 2021): “il 57.3% dei clienti nel settore dell’energia elettrica e il 60.2% dei clienti nel settore gas – si legge nel documento – hanno già scelto di effettuare il passaggio”. La complicazione per i consumatori arriva anche dalle agenzie di servizi, dagli operatori ufficiali, dai call center pronti a proporre costantemente un variegato pacchetto di offerte. Quando vigeva il regime del monopolio i problemi erano azzerati dal fatto che esisteva soltanto un gestore. Il mercato libero è sicuramente migliore perché alimenta la concorrenza ma non deve tramutarsi in una giungla di offerte, altrimenti genera soltanto confusione nei consumatori. Ciò che andrebbe realizzato è un duplice intervento: il governo deve diminuire l’Iva; le imprese devono abbassare i costi degli oneri generali di sistema.  

Mercato tutelato e mercato libero

Per le forniture di luce e gas i consumatori hanno la possibilità di scegliere tra il mercato tutelato e il mercato libero. Le forniture attive in regime tutelato presentano condizioni tariffarie e contrattuali stabilite da Arera. Le famiglie con forniture attive nel servizio di maggior tutela non hanno la possibilità di scegliere la tariffa più economica. Le condizioni tariffarie vengono stabilite da Arera che comunica aggiornamenti trimestrali. Con il passaggio al mercato libero sono gli utenti a scegliere la tariffa luce e gas da attivare. Conviene notare che il servizio di maggior tutela per i clienti domestici si avvicina alla conclusione. Questo regime economico termina definitivamente il 31 dicembre 2022. A partire dal 1° gennaio 2023 comincia il passaggio obbligato al mercato libero.  

Francesco Fravolini

Fuori dal Silenzio

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dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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