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Home Agricoltura Economia Cereali e dintorni: Il meteo dell’Argentina è una variabile in ascesa

Cereali e dintorni: Il meteo dell’Argentina è una variabile in ascesa

Aumentano le variabili che lasciano una impronta nei mercati internazionali e locali. È sempre più difficile fare previsioni attendibili.

Prezzi

Continua la preoccupazione per il meteo in Argentina anche se, gli ultimissimi bollettini meteo, fanno intravvedere possibili miglioramenti. 

Purtroppo, ahi noi!, se una volta sui mercati vi erano solo poche variabili come semine-raccolti-stock finali di riporto-consumi-noli- logistica-meteo… ora per ognuno di questi dobbiamo aggiungere: i dati previsionali, i dati a consuntivo, le analisi cicliche, le aspettative e i flussi finanziari; quindi l’equazione ha molteplici varianti, tenendo conto che la speculazione fa la parte del “leone”, si comprende, come e perché, il mercato sia nelle mani (si fa per dire) di intelligenze artificiali e sistemi computerizzati. 

Inoltre, ieri una agenzia riportava questa notizia “con le notizie meteo che vanno e vengono e cambiano continuamente, il mercato ha bisogno di verificare l’estinguersi della siccità, altrimenti non si fida” 

A tutto questo noi possiamo rispondere solo con acquisti e prenotazioni prudenziali di base. 

La conferma, ad esempio, per la farina di soya chi in tempi non sospetti aveva fermato il primo quadrimestre si trova in posizione avvantaggiata, adesso la prossima mossa sarà il secondo semestre. 

Per i cereali attenzione al secondo trimestre/quadrimestre perché potremmo avere sorprese in quanto il mercato in origine è più fermo. E l’attuale intasamento dei porti del Nord Italia non sarà eterno! 

Il mercato in pillole: cereali ancora pesanti specie i portuali, anche se si avverte una soglia di resistenza. (infatti, il rimpiazzo è al limite) in calo anche il grano, e l’orzo. Per i Cruscami, continua il ridimensionamento. 

Proteici molto cari specie la far soya ieri la proteica quotava 622€ partenza Venezia e 615€ a Ravenna per la normale -8/10€. 

In ripresa anche il seme di soya. Ben tenute le farine proteiche, in aumento i panelli. Fibrosi sempre stabili e cari, anche se finalmente l’arrivo di buccette di soya e di polpe di barbabietola sta facendo raffreddare il comparto. Sottoprodotti dell’industria del riso fermi. 

Melassi hanno ribassato un pochino. Sottoprodotti vari ben tenuti e di difficile reperimento. Oli ancora in ribasso (e questo spiega anche la fermezza delle farine di derivazione proteica) 

Per il settore bioenergie si continuo a preferire di non lasciar perdere nessuna opportunità sulle matrici presenti, perché i quantitativi sono risicati e rari e la domanda invece è vivace. 

Una prova la vedete dal riavvicinamento del valore della farinetta di mais al mais. 

Indici Internazionali al 18 gennaio 2023

L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 921 punti, il petrolio wti è salito a circa 80 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,07866 ore 07,56 

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Indici

Mario Boggini e Virgilio

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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