Subito dopo l’uscita dei dati, il mercato è andato in calo poi ha ripreso e ha chiuso in leggero aumento.
Finalmente ieri sera un USDA senza grandi sussulti.
Troppo presto per spingersi a illustrare “Il mercato in pillole”, ma di certo capiremo meglio le reazioni del mercato nel giro delle prossime due sedute.
Il mercato nazionale è pesante più che in altri paesi europei, “carestia chiamata, abbondanza conclamata” e le cause sono diverse.
All’orizzonte si intravede una certa resistenza dei cereali che sono al di sotto dei rimpiazzi, e un possibile ridimensionamento dei proteici il tutto, dollaro e guerra, permettendo.
Attenzione invece al meteo: un inverno troppo secco potrebbe portare ad un diverso mercato specie per il mais nuova campagna, e così anche e ancora per i foraggi.
Indici Internazionali al 9 febbraio 2023
L’indice dei noli B.D.Y. è sceso a 601 punti, il petrolio wti è stabile a circa 77 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,07366 ore 08,39
Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it