Sul 2024, per i proteici, si potrebbero prospettare delle sorprese per l’ennesima imposizione ambientalista della UE
Milano, 6 marzo 2024
Mercati esteri ancora in calo su valori molto bassi anche se si avvertono segnali di una Cina stia uscendo dal suo torpore commerciale e sta facendo acquisti sia in Sud America che direttamente in Ucraina.
Comunque, i valori sono bassi e le tensioni internazionali non mancano, dato che molti stanno bruciando capitali; al primo incidente la ripartenza potrebbe essere brusca!
Scriviamo ciò perché molti sono ingannati dal mercato pronto (8 gg e/o a breve periodo) dove il mercato è veramente PESANTE e quindi le quotazioni scendono, ma sui mesi futuri, specie da maggio in poi, si registra molta più stabilità delle quotazioni (interessanti per il consumo) sino a dicembre per i proteici, sino a marzo per alcuni cereali.
Sul 2024 per i proteici si potrebbero prospettare dall’avere delle sorprese per l’ennesima imposizione ambientalista della UE in quanto si prospetta la possibile imposizione della certificazione contro la deforestazione.
Per il mondo delle bioenergie nulla da segnalare, se non la presenza residua sul mercato di un lotto di farina di bucce d’uva leggermente avariato, disponibile a valori interessanti, ma con tempi di consegna rapidi.
Indici Internazionali al 6 marzo 2024
L’indice dei noli b.d.y. è salito a 2.291 punti, il petrolio wti è stabile a circa 78,50 $ al barile, il cambio €/$ gira a 1,08776 ore 11,15
Mario Boggini e Virgilio
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it