Il “cosiddetto Decreto Aiuti” esaminato nel precedente articolo comprende l’articolo che dispone un bonus a favore dei lavoratori dipendenti e di moltissime altre categorie di soggetti, di importo pari a 200 euro.
L’accesso all’incentivo prevede un requisito che potrebbe limitare la fruizione ad alcuni soggetti, nello specifico ne avranno diritto i lavoratori dipendenti che entro il mese di aprile 2022 hanno beneficiato, per almeno una mensilità tra gennaio 2022 e aprile 2022, dell’esonero contributivo che ha ridotto i contributi a carico dei lavoratori di una percentuale pari allo 0,80% e che quindi, avrebbero potuto vantare di una retribuzione lorda che non superiore ai 2692 euro per ciascun mese.
L’evidenza dell’effettivo beneficio di tale “sconto contributivo” è esperibile dal controllo dei cedolini paga laddove sia indicata la voce “riduzione 0,80%”.
È doveroso evidenziare che – a causa del tempo che intercorre dall’entrata in vigore di una legge all’effettiva possibilità di concretizzarne i contenuti con i dovuti chiarimenti da parte delle agenzie (in questo caso da parte dell’INPS e del Ministero del lavoro)- in molti casi, la riduzione applicata in cedolino sia visibile soltanto a partire dalle buste paga di aprile (con emissione a maggio e con i dovuti recuperi).
Ciò premesso, tale importo:
– spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro;
– non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.
I datori di lavoro sono tenuti alla comunicazione al personale dipendente che dovrà dichiarare la propria posizione riguardo il requisito richiesto, come evidenziato negli allegati a questo contributo.
Mario Vacca
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