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Medio Oriente, rallenta il progetto Neom

da | Nov 10, 2021 | Economia

Il progetto Neom, conosciuto dal 2017 quando fu presentato dal giovane principe ereditario saudita, subisce un rallentamento a seguito dell’omicidio di un reporter dissidente saudita. A ottobre 2018 anche l’architetto britannico Norman Foster, fondatore di Foster & Partners, si sospende dal comitato consultivo del progetto Neom, proprio dopo aver appreso le notizie sull’omicidio di Jamal Khashoggi, giornalista dissidente ucciso il 2 ottobre 2018 all’interno del Consolato saudita di Istanbul. Nelle ultime settimane sembra che il progetto Neom abbia ripreso quota con un preciso obiettivo: decollare con la prima fase dell’iniziativa entro il 2025.

La smart city: rivoluzione culturale e sociale

Il progetto Neom nasconde profondi cambiamenti culturali e sociali che stravolgono il Medio Oriente. È sufficiente pensare a una maggiore libertà delle donne, delle imprese, della cultura, senza dimenticare il maggiore incoming del turismo. Tutto ciò comporta una ridefinizione dello spazio urbano. Ed è in questo scenario di profondo cambiamento che l’Arabia Saudita continua la sua apertura verso il mondo. A promuovere la crescita culturale è il nuovo paradigma sociale ed economico che favorisce quella nuova visione del pensiero filosofico del XXI secolo. 

Saudi Arabia Vision 2030

È il piano di sviluppo socio-economico approvato dal Consiglio dei Ministri del Regno, il 25 aprile 2016. Saudi Vision 2030 intende focalizzare l’attenzione sulle riforme strutturali, sulle privatizzazioni e sullo sviluppo delle piccole e medie imprese per diversificare l’economia, creare nuove opportunità di lavoro, innalzare la qualità della vita nel paese. I sauditi comprendono l’importanza strategica di rivoluzionare cultura e società per essere all’altezza di restare leader economici della regione. L’innovazione tecnologica occupa un posto d’onore nel piano programmatico Saudi Arabia Vision 2030: rappresenta un punto fondamentale nel progetto generale di Riad. Alle startup saudite viene concessa maggiore libertà di azione attraverso incentivi economici. Nelle scorse settimane sono iniziate le trattative tra Alphabet e Aramco, la maggiore compagnia nazionale (e mondiale) di idrocarburi, per creare un nuovo hub tecnologico sul territorio saudita. Alphabet e Aramco dovrebbero siglare una joint venture che porterebbe alla creazione di centri data sparsi nel regno. C’è una chiara manifestazione di interesse da parte del colosso dell’e-commerce Amazon, pronto a investire nel paese con l’apertura di tre centri. 

Francesco Fravolini

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