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Home Inchieste Interviste Martucci: uomo e oggetti tutto connesso per l’umanità ibridata

Martucci: uomo e oggetti tutto connesso per l’umanità ibridata

Creare una nuova specie umana sottomessa alla tecnologia, il dio della nuova era chiamata transumanesimo attraverso la robotica? Maurizio Martucci laureato in Lettere e in Scienze e Tecnologie delle Comunicazioni, docente nel master di Medicina Integrata presso l’Università Guglielmo Marconi, conferenziere, giornalista e scrittore ci aiuta a capire meglio il mondo digitale e i veri obiettivi che si prefigge di raggiungere la “Quarta Rivoluzione Industriale” attraverso l’Intelligenza Artificiale.

Il 5G e poi il 6g apriranno le porte al “Grande Fratello” Orwelliano, ovvero al controllo del singolo individuo e della collettività?

Cronoprogramma e agenda neo-globalista dicono esattamente questo: l’Internet delle cose è propedeutico e funzionale all’Internet dei corpi, esattamente come il 5G deve connettere oggetti prima che il 6G connetta l’umanità ibridata. Si tratta di due grandi rivoluzioni senza precedenti, dove le nuove tecnologie e la transizione digitale sono fondamentali all’obiettivo: convertire gli stili di vita delle persone in nome dell’Agenda 2030 per poi cambiare la specie a livello antropologico. Non è distopia né fantascienza, ma la nuova realtà che stanno costruendo nell’indifferenza di un’opinione pubblica ignara.

Con la completa copertura del mondo intero con le radiofrequenze millimetriche dove si vuole arrivare?

A collegare, a mettere in rete oggetti, cose, robot, Intelligenza artificiale, automobili, case, fabbriche, verde pubblico, alberi e persino essere umani quando si arriverà alle terahertz, spostandoci sempre più verso bande altissime per onde cortissime, capaci però di creare l’ibrido nell’Uomo-Macchina. Le microonde millimetriche sono solo l’inizio di un percorso già delineato.

Stanno creando un UOMO NUOVO, per un MONDO NUOVO? Si parla di modifica del DNA.

È proprio così. Nelle mie inchieste svelo diverse chiavi di lettura che spingono verso un transumanesimo già in atto, c’è chi sostiene che la specie naturale è già stata ibridata con nanotecnologie auto assemblanti: i brevetti internazionali ci sono, come i nano conduttori e gli esperimenti di Neuralink e Corticale. Bisogna solo capire se Big Phone, cioè le multinazionali delle telecomunicazioni, in nome della telemedicina si siano già fuse con Big Pharma, le multinazionali farmaceutiche. Da questo legame i transumanisti aspirano alla post-umanità per l’uomo perfezionato, potenziato.  

I “VACCINI ANTICOVID” quanto hanno a che fare con questo progetto diabolico?

Ho approfondito la questione dei codici Mac e del grafene, ovviamente smentiti dagli organismi di sanità pubblica di mezzo mondo. Il problema è che però dai corpi di diversi inoculati questi codici vengono davvero rilevati dal Bluetooth e non si tratta di devices, ma di persone in carne ed ossa. È allora da capire se è stato occultato o nascosto qualcosa, visto che il contenuto dei sieri è coperto da segreto commerciale e militare. 

“Con la rete 5G si potrà iniettare o rilasciare una sostanza medica” ha dichiarato Vittorio Colao ex amministratore delegato di vodafone, (link sotto). Sarà possibile attraverso il grafene utilizzato come veicolo?

Oggi l’ex top manager del 5G in Europa e America lavora per una top player della telemedicina. Non mi sorprende, visto che è stato eletto ministro del governo Draghi nel posto chiave della transizione digitale. Un po’ come se il CEO di Pfizer o Moderna fossero nominati alla guida del ministero della sanità. Il punto è che, al netto delle facili riconversioni di rito, quelle note frasi pronunciate da Colao molto prima dell’inizio dell’emergenza del 2020 sono poi risuonate come un avvertimento sui reali programmi del 5G e del successivo Internet dei corpi. La telemedicina è innegabile che voglia finire nel prelevare il dato dal corpo umano attraverso la connessione di antenne e data center, senza più andare all’ospedale. 

L’Intelligenza Artificiale rappresenta una grave minaccia per l’umanità, perché sempre più difficile da controllare?

Assolutamente si. Non credo affatto nella contrapposizione di una benevola algoretica contro una tirannica algocrazia, come cercano di fare il Governo Meloni col supporto del Vaticano e di Bergoglio intervenuto al G7. L’intelligenza artificiale da debole è destinata a tramutarsi in forte e infine senziente, qui dovrebbe finire nella singolarità, il superamento dell’intelligenza umana, causando disoccupazione tecnologica, cioè strage occupazionale, con una serie di effetti a cascata che subordinerebbero la specie a robot e algoritmi. Ecco perché tentare di dominarla è un palliativo. La vera opposizione è fermarla, anche perché energivora. Da qui, oltretutto, le energie rinnovabili green… 

Il sogno transumanista è quello di raggiungere l’immortalità con l’interazione uomo-macchina?

Certo, ma pure di finire nell’immortalità, di superare la crioconservazione e di portare una post-umanità a vivere su Marte, il sogno mai nascosto di Elon Musk, considerato il presidente ombra della prossima amministrazione trumpiana. Non è solo una questione di microchip e connessioni corporee, ma di visione oltre confine dove la natura e la biologia diventano un nemico da aggredire. Una narrazione decisamente antinaturale e antiumana.

CITTÀ DEI 15 minuti o SMART CITY, una prigione a cielo aperto?

Per l’Agenda 2030 col 5G è previsto il cambio degli stili di vita, gli spostamenti e le libertà di movimento nella Repubblica dei Gigabit diventeranno concessioni algoritmiche di esistenze gestite dalla culla alla tomba col digitale. Le smart cities sono il nuovo incubatore urbano. Lo scenario è questo: tutto ciò che ci viene propinato come smart è in realtà prodotto di un grande progetto di riconversione sociale.

Quali le vere finalità dell’Agenda 2030? 

Cambiare gli stili di vita col 5G e poi l’umanità con il 6G. Siamo al bivio, ci dicono che il mondo tra 100-150 anni massimo arriverà al collasso, da qui i grandi cambiamenti. I 17 punti dell’ONU trovano nel digitale e nelle nuove tecnologie il collante della grande trasformazione. È importante capire che la tecnologia non è neutra né nelle disponibilità dell’utilizzatore, svolgendo un ruolo ‘altro’ deciso da chi l’ha concepita per l’Agenda 2030.  

Tra i suoi libri-inchiesta recenti, oltre al “Manuale di difesa per elettrosensibili”, # Stop 5G”, ricordiamo “Il Tecnouomo 2030”. Ce ne vuole parlare?

È la trilogia pensata per chi desidera approfondire questi temi. Se letti uno dopo l’altro, questi libri d’inchiesta offrono al lettore una visione d’insieme esaustiva. Manuale di autodifesa è un’indagine senza precedenti sugli effetti ambientali e sanitari del wireless, mostro le evidenze di pericoli e rischi nell’overdose elettromagnetica. #Stop5G è invece una summa sui lati oscuri dell’Internet delle cose nella costituzione della tecnogabbia, passando in rassegna anche i temi della privacy, geopolitica e controllo sociale. Tecno-Uomo 2030 è infine l’inchiesta sul prossimo futuro, cioè sulle politiche e tecnologie transumaniste per la mutazione della specie.  

Nanobot inseriti nelle iniezioni (meglio note come “vaccini”) che poi entrano in circolo nel corpo umano

È il cuore del mio libro Tecno-Uomo 2030, leggerlo aiuta a capire!

Cinzia Notaro

Link Utili:

https://www.youtube.com/watch?v=cEL8WZ8aBNc

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dott. berardi domenico specialista in oculistica pubblicità

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