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Semplificazione per la consultazione delle fatture elettroniche

Con il Decreto Legislativo 127/2015 e precisamente, l’articolo 1, comma tre, si è disciplinata per la prima volta la normativa per la consultazione delle fatture elettroniche emesse nei confronti dei consumatori, secondo la quale i documenti sarebbero resi disponibili soltanto su richiesta.

È con il decreto-legge 145/2023, comma 4 articolo 4-quinquies facente parte di tutto quella che è la Riforma Fiscale, che si modifica la disposizione eliminando la necessità di una espressa richiesta di consultazione da parte del contribuente consumatore finale.

Il Fisco ha ricalibrato il servizio introducendo di default la nuova funzionalità che è già partita dal 20 marzo scorso, quindi tutte le fatture emesse attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) restano disponibili nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it), consultabili a partire da quelle dei due anni precedenti.

I contribuenti possono dunque avvalersi, del servizio di consultazione e di acquisizione fatture elettroniche e loro duplicati informatici comodamente, senza la necessità di sottoscrivere un accordo di servizio, tuttavia la consultazione della fatture elettroniche e dei dati fattura, non è delegabile a un intermediario; ciò significa che ogni utente  accede alle fatture B2C ad agli emesse con le proprie credenziali personali, dall’area riservata del portale del Fisco (attraverso il Cassetto Fiscale AdE), così come accede agli altri documenti.

Le fatture saranno disponibili in consultazione fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di ricezione del documento sul Sistema di Interscambio (SdI), mentre i dati fattura, ovvero quelli fiscalmente rilevanti, saranno disponibili fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento.

Dalla stessa data, Condomini ed Enti non Commerciali non titolari di partita IVA possono registrare l’indirizzo telematico di consegna delle fatture elettroniche, anche in modalità massiva per gli amministratori di condominio.

Un’altra novità è l’estensione agli enti non commerciali del servizio di registrazione dell’indirizzo telematico, per indicare il recapito presso il quale ricevere le fatture indipendentemente dal campo “CodiceDestinatario”.

Il provvedimento mira ad estendere a tutti i contribuenti, operatori economici, persone fisiche o soggetti diversi da persone fisiche non titolari di partita IVA, la facoltà di avvalersi del servizio.

Mario Vacca

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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