L’emergenza pandemica ha reso particolarmente evidenti le contraddizioni e le illogicità di misure nominalmente intese a limitare i contagi. Se ci limitiamo ai presunti vantaggi che il siero genico sperimentale avrebbe dovuto portare, anzitutto l’immunità al virus, e la ritrovata libertà di movimento, scopriamo che uno studio dell’Università di Oxford, pubblicato su “The Lancet”, ha dichiarato che la carica virale dei vaccinati con doppia dose è 251 volte maggiore rispetto ai primi ceppi del virus, a dispetto dei proclami dei leader mondiali, a iniziare dal primo ministro italiano Mario Draghi secondo il quale “chi si vaccina vive, chi non si vaccina muore”.
Gli effetti collaterali del siero genico abilmente dissimulati, o deliberatamente non registrati dalle autorità sanitarie nazionali, sembrano confermare il pericolo della somministrazione e le inquietanti incognite per la salute dei cittadini con cui dovremo presto confrontarci.
La scienza si è ammantata di un dogmatismo al limite della superstizione. I ministri di questo culto si sono costituiti come casta di intoccabili, esenti da ogni critica, anche quando le loro affermazioni vengono smentite dall’evidenza dei fatti.
I principii della medicina ritenuti universalmente validi fino a febbraio 2020, hanno ceduto improvvisamente al punto da sentirci raccomandare la vaccinazione in pieno pandemia, l’obbligo di mascherine dichiarate però inutili, il ricorso agli stanziamenti cervellotici, la proibizione di cure con farmaci efficaci e l’imposizione di terapie geniche sperimentali in deroga ai normali protocolli di sicurezza.
Non di rado l’aura di infallibilità che circonda virologi ed altri scienziati più o meno titolati non pare messa in discussione dai loro conflitti di interesse né dalle cospicue prebende delle case farmaceutiche, la qualcosa in condizioni normali sarebbe scandalosa e criminale. Ciò che molti non riescono a comprendere è la incongruenza tra gli scopi dichiarati e i mezzi che di volta in volta vengono adottati per ottenerli.
Un unico copione sotto un’unica regia
Come ho già detto in precedenza ci troviamo davanti a un inganno colossale basato sulla menzogna e sulla frode. Avremmo dovuto comprendere che il piano del Great Reset non era il frutto dei farneticamenti di qualche complottista, ma la cruda evidenza di un disegno criminale ideato da decenni e volto all’instaurazione di una dittatura universale, in cui una minoranza di persone, incommensurabilmente ricche e potenti, intende schiavizzare e sottomettere l’intera umanità all’ideologia globalista, se non ridurre drasticamente il numero degli abitanti del pianeta.
Ciò che dal dopoguerra hanno affermato Kalergi, i Rotschild, i Rockefeller, Klaus Schwab, Jacques Attalì e Bill Gates è stato pubblicato in libri e giornali, commentato e ripreso da enti e fondazioni internazionali, fatto proprio da partiti e maggioranze di governo. Gli Stati Uniti d’Europa, l’immigrazione incontrollata, la riduzione dei salari, la cancellazione delle garanzie, sindacali, la rinuncia alla sovranità nazionale, la moneta unica, il controllo dei cittadini col pretesto di una pandemia, la riduzione della popolazione tramite l’uso di vaccini con nuove tecnologie, non sono invenzioni recenti ma frutto di un’azione pianificata, organizzata, coordinata. Un’azione che si mostra in tutta evidenza perfettamente aderente ad un unico copione sotto un’unica regia.
L’asservimento dell’informazione e dei media
I giornalisti hanno accettato senza alcuno scrupolo di coscienza di prostituirsi al potente giungendo a censurare la verità e a divulgare menzogne spudorate senza cercare nemmeno di dar loro parvenza di credibilità. Se fino all’anno scorso i giornalisti contavano i numeri delle vittime del Covid presentando i positivi come malati terminali, oggi coloro che muoiono dopo il vaccino sono sempre e solo colti da malore, ancor prima degli esami post mortem. Decidono d’ufficio che non vi è alcuna correlazione con la somministrazione del siero genico. Costoro stravolgono impunemente la verità, quando essa non conferma la narrazione, piegandola ai loro scopi.
Deep state e deep church
La lista dei traditori dovrebbe iniziare dai capi di governo, dai ministri e dai parlamentari per poi proseguire con virologi e i medici corrotti, con i funzionari complici, con i vertici delle forze armate incapaci di opporsi alla violazione della costituzione, con i giornalisti venduti, con i magistrati codardi e con i sindacati cortigiani.
In quella lunga lista, che un giorno forse sarà stilata, andrebbero elencati anche i vertici della Chiesa cattolica a cominciare da Bergoglio e non pochi vescovi resisi zelanti esecutori della volontà del principe contro il mandato ricevuto da Cristo. Si comprenderebbe che la parte corrotta dell’autorità civile, il deep state, e dell’autorità ecclesiastica, la deep church, sono due facce della stessa medaglia, entrambe strumentali all’instaurazione del nuovo ordine mondiale.
La crisi dell’autorità
La corruzione delle autorità è tale da rendere molto difficile, quantomeno in termini umani, ipotizzare una via d’uscita pacifica. Nel corso della storia i regimi totalitari sono stati abbattuti con la forza. Riesce arduo pensare che la dittatura sanitaria che va instaurandosi in questi mesi possa essere combattuta diversamente, dal momento che tutti i poteri dello Stato, tutti i mezzi di informazione, tutte le istituzioni internazionali pubbliche e private, tutti i potentati economici e finanziari, sono complici di questo crimine.
Dinanzi a questo desolante scenario di corruzione e di conflitto di interessi è indispensabile che tutti coloro che non sono asserviti al piano globalista si uniscano in un fronte compatto e coeso per difendere i diritti naturali e religiosi, la propria salute e quella dei propri cari, la propria libertà, i propri beni. Dove l’autorità viene meno ai propri doveri e anzi tradisca lo scopo per il quale essa è costituita, la disobbedienza non è solo lecita ma doverosa. Mi sia permesso concludere questa riflessione con un breve pensiero spirituale: “Tutto ciò che sappiamo, che scopriamo, che comprendiamo del complotto globale in atto, ci mostra una realtà tremenda ma allo stesso tempo nitida e chiara. Vi sono due schieramenti, quello di Dio e quello di satana, quello dei figli della luce e quello dei figli delle tenebre”.
Non è possibile scendere a patti con il nemico, né si possono servire due padroni.
Le parole di nostro Signore devono essere scolpite nella nostra mente: “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde”.
[Con il consenso di S.E. “Ben volentieri permetto loro di riprendere i miei scritti e rilanciarli sul loro sito. Un forte abbraccio nel Signore” + Mons. C.M.V.]
Antonella Di Luzio