Da una Parte il Governo è vicino ai cittadini in difficoltà che con il decreto attuativo della riforma ridurrà i vincoli per ottenere una dilazione in 120 mensilità delle cartelle esattoriali, con l’obiettivo di accelerare il processo di recupero dei debiti mentre dall’altra, blocca i rimborsi fiscali sopra i 500 euro in presenza di cartelle esattoriali ai contribuenti che non li compensano con i debiti a ruolo.
Le novità sono contenute nel decreto legislativo il cui schema preliminare è stato approvato in Consiglio dei Ministri l’11 marzo (Disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione).
Spicca tra tutto la semplificazione della rateizzazione delle cartelle esattoriali, voluta espressamente dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo consentendo a coloro che affrontano difficoltà economiche di dilazionare il pagamento fino a 120 rate mensili (10 anni).
La riforma fiscale si propone anche di razionalizzare, informatizzare e semplificare le procedure di pignoramento dei rapporti finanziari al fine di rendere più veloce ed efficace il processo di riscossione. Queste misure mirano ad ottimizzare le risorse dell’Agenzia delle Entrate ed a migliorare la sua capacità di recuperare i crediti in modo rapido ed efficiente.
Considerando l’importante numero di cartelle esattoriali non ancora recuperate dallo Stato che supera i 1200 miliardi di euro, benchè gli anni precedenti siano stati caratterizzati da diverse “rottamazioni”, l’attenzione verso il provvedimento sulla riscossione è significativa.
Sembra duplice l’obiettivo che evita l’accumulo di debiti di tale portata e rende le procedure di recupero più celeri ed efficienti.
È previsto che l’Agenzia delle Entrate restituisca agli enti impositori le cartelle non incassate ogni cinque anni, mentre le procedure di riscossione saranno semplificate.
E’ inoltre prevista l’estensione del termine di efficacia degli atti di riscossione, al fine di assicurare una maggiore rapidità nell’azione di recupero dei crediti, consentendo all’Agenzia di perseguire con determinazione i debitori morosi e garantendo una gestione più efficiente delle risorse finanziarie.
La riforma della riscossione prevede il blocco dei rimborsi dei crediti fiscali al contribuente con debiti a ruolo che non accetti la compensazione volontaria, fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello della domanda. Fanno eccezione i mini rimborsi fino a 500 euro che saranno versati dall’agenzia senza verifiche sulla eventuale presenza di debiti tributari.
Il provvedimento modifica gli adempimenti connessi all’erogazione dei rimborsi fiscali in presenza di debiti iscritti a ruolo creando un nuovo automatismo di blocco in presenza di cartelle esattoriali e della mancata accettazione della proposta di compensazione.
Il provvedimento impone che, in presenza di un credito fiscale, prima di procedere con il versamento, il Fisco controlli l’eventuale esistenza di debiti iscritti a ruolo nel qual caso segnali immediatamente l’importo all’agente della riscossione affinché prenda nota dei crediti fiscali utilizzabili.
Soltanto in questo momento verrà inoltrata al contribuente una proposta di compensazione con il termine di 60 giorni per l’accettazione, nel qual periodo saranno sospese le procedure di riscossione.
L’eventuale accettazione andrà a diminuire o ad estinguere la cartella mentre l’eventuale differenza verrà liquidata.
Mario Vacca
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it
