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Incentivi assunzioni 2023: a quali categorie di lavoratori spettano?

Il panorama delle assunzioni nel 2023 si presenta con una serie di incentivi contributivi a disposizione dei datori di lavoro che assumono lavoratori appartenenti a specifiche categorie.

La Legge di Bilancio per l’anno in corso ha introdotto una serie di agevolazioni per favorire le assunzioni di giovani; over 50; donne svantaggiate e percettori di reddito di cittadinanza.

I Bonus assunzioni 2023 possono essere richiesti dai datori di lavoro, inclusi le cooperative e i professionisti, fatta eccezione per gli enti della Pubblica Amministrazione.

Ma cosa significa esattamente assunzione agevolata? Lo chiediamo ai professionisti dello Studio Payroll Specialisthttp://www.payrollspecialist.net/ – che attraverso queste pagine più di una volta hanno aiutato i lettori nel districarsi tra le tante informazioni relative alla gestione delle assunzioni.

Si tratta dell’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato che permette al datore di lavoro di usufruire di sgravi contributivi e/o assicurativi per un periodo di tempo stabilito dalla legge. Tali agevolazioni si applicano esclusivamente sulla quota di contribuzione a carico del datore di lavoro.

Nello specifico, identifichiamo quattro casi di agevolazione per le assunzioni del 2023:

  • Per l’assunzione di lavoratori e lavoratrici di età superiore a 50 anni, la normativa vigente prevede uno sgravio parziale del 50%.
  • La legge di Bilancio 2023 prevede uno sgravio totale per l’assunzione di donne di almeno 50 anni di età disoccupate da oltre 12 mesi o di qualsiasi età.
  • L’assunzione di un lavoratore di età inferiore a 36 anni nel 2023 consente al datore di lavoro di beneficiare di uno sgravio contributivo totale per un periodo di 36 mesi o fino a 4 anni se la sede di lavoro si trova in una delle regioni svantaggiate del Mezzogiorno.
  • È previsto un incentivo per i datori di lavoro che assumono, con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato, i beneficiari del reddito di cittadinanza. Questo implica l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore, escludendo i premi e contributi dovuti all’INAIL, entro il limite dell’importo mensile del reddito di cittadinanza spettante al lavoratore all’atto dell’assunzione, con un tetto mensile di 780 euro per un contratto a tempo pieno.

Queste misure puntano a favorire l’impiego di categorie specifiche e a stimolare la crescita economica del Paese.

Le assunzioni agevolate nel 2023 offrono interessanti incentivi per favorire l’occupazione, permettendo ai datori di lavoro di beneficiare di riduzioni contributive significative

Quali sono le novità per le assunzioni under 30?

Il Decreto Lavoro 2023 apre nuove possibilità di impiego anche ai giovani under 30, grazie ad un incentivo chiamato “Bonus assunzioni under 30“, rivolto a tutti i datori di lavoro che decidono di assumere un lavoratore appartenente a questa fascia d’età, a partire da giugno 2023 fino alla fine dell’anno.

L’obiettivo dell’incentivo under 30 è quello di offrire opportunità lavorative ai circa 3 milioni di giovani italiani che attualmente non risultano occupati né impegnati in attività di studio.

Si tratta dei cosiddetti “NEET” (Not in Education, Employment or Training), ovvero i giovani che non hanno un impiego né stanno seguendo un percorso di studio o formazione. L’Italia presenta una delle più alte percentuali di giovani inoccupati nell’Unione Europea, e il governo ha destinato 80 milioni di euro per il 2023 nell’ambito dell’”Iniziativa occupazione giovani”.

Gli incentivi per gli under 30 prevedono un sostegno che copre fino al 60% della retribuzione lorda dei nuovi assunti. Questo incentivo, rivolto ai datori di lavoro privati che assumono giovani di massimo 30 anni con contratti a tempo indeterminato o in apprendistato, verrà erogato attraverso un conguaglio nelle denunce contributive mensili per un periodo di 12 mesi.

È importante sottolineare che il Bonus assunzioni under 30 è cumulabile con altri

incentivi simili, ma in tal caso la percentuale di sostegno scende al 20%. Si prevede che grazie a questa misura inclusa nel Decreto Lavoro 2023, almeno 70.000 giovani NEET possano trovare una nuova opportunità lavorativa.

Mario Vacca

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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