Difendere il proprio pensiero significa anche confrontarlo con quello degli altri, sperando che il loro, non sia solo frutto di ciò che passa nell’informazione di massa.
Quello che invece non sta venendo totalmente alla luce sono le notizie sui numeri reali delle persone colpite da reazioni avverse per essersi sottoposte all’inoculazione di massa.
Nei vari movimenti spontanei che in tutto il mondo si sono alzati per ribellarsi al siero sperimentale, perché sarà ufficialmente abilitato come farmaco non più sperimentale solo nel 2023, finalmente si sta muovendo qualcosa anche nella comunità scientifica in Italia.
A dichiararlo è il Prof. Paolo Puccetti docente di farmacologia che sostiene: “c’è un movimento trasversale che comincia a discutere la validità del farmaci”.
Già il 25 gennaio 2022 il Professor Puccetti aveva dichiarato pubblicamente che: “la corsa a immunizzare a tappeto non ha contrastato la diffusione del virus: a breve quasi il 100% della popolazione sarà diventato positivo. E insistere con le dosi può anzi indebolire la risposta immunitaria”.
Prontamente, pochi giorni dopo, era il 9 febbraio 2022 la giornalista Elena Dusi di Repubblica raccoglie le dichiarazioni dell’Aifa riportandole sul giornale: “Le segnalazioni arrivate all’Agenzia del Farmaco sono state 117mila, ma l’83% riguardava disturbi non gravi. Locatelli: “I vaccini sono molto sicuri per i bambini e tutelano anche la loro vita sociale”. I decessi attribuibili ai vaccini 22 in tutto. Nessun rischio in gravidanza”.
Una bella favoletta o non avevano i dati reali?
La verità che faticosamente inizia ad emergere oggi e, già a quell’epoca iniziava ad essere nota, è tutt’altra.
Vi erano già alcune trasmissioni del mainstream che provarono a portare in tv i dati e le testimonianze di chi, rimasto abbandonato dal sistema sanitario e dalla scienza in cui ha creduto, oggi si ritrova ad avere un corpo, proprio come diceva il Prof. Puccetti, indebolito nella risposta immunitaria con sintomi spesso non conosciuti, ma che hanno alterato o addirittura distrutto la vita di queste persone continuando ad avere nubi poderose che sovrastano i non pochi dubbi sul siero sperimentale.
Purtroppo, la conferma a questi pensieri, arriva da EudraVigilance, il sistema progettato per la segnalazione degli effetti avversi, controllato direttamente da Ema, l’Agenzia europea per i medicinali che il 17 giugno 2022, pubblica il report che riporta l’allarmante dato di 1.334.189 reazioni avverse con 10.842 decessi.
Report impressionante e probabilmente con dati sottostimati, anche perché ancora molti non segnalano gli effetti collaterali, ma va ricordato, anzi evidenziato che EudraVigilance, quindi l’Ema, è finanziata per l’86% dalle stesse aziende farmaceutiche.
Insomma, il controllore che controlla il controllato, medesimo sistema e modalità di una politica fatta di esecutivi “imposti e calcolati”, che governano, privi del consenso elettorale costituzionale e democratico.
Ma c’è un altro dossier che ha attirato la nostra attenzione e lo troviamo sul sito dell’associazione no profit Public Health and Medicals Professionals for Transparency e ripreso anche da ByoBlu, nel quale si sostiene che il vaccino contro il Covid della Pfizer, sarebbe efficace solo al 12%.
È una di quelle notizie bomba anche perché, tutti questi documenti “compromettenti” la farmaceutica, era pronta a tenerli nascosti e non rivelarli, fino al 2076, ma fortunatamente un giudice federale coscienzioso del Texas, Mark Pittman, avrebbe “ordinato il rilascio dei Pfizerfiles entro un arco temporale di massimo un anno e mezzo“.
Poco importa ai nostri governanti se cresce il distacco tra l’establishment e le persone, loro i “migliori”, continuano imperturbabili sulla linea dell’imposizione del “ricatto del foro”, richiamando le virostar nel loro pontificio dicastero terroristico come, Sergio Abrignani il quale disse che la terza dose avrebbe coperto per 10 anni.
Ora invece, con l’aumentare dei contagi di questi giorni, Abrignani predica sponsorizzando la quarta dose e, in fondo, torna a rivedersi lo spettro del green pass.
Se il nostro pensiero è giusto, sostenuto dal fatto che la UE non ha tolto il Green Pass, sciaguratamente la misura coercitiva del “ricatto del foro”, tornerà ben presto alla ribalta; anzi ci stanno già preparando con una intensa propaganda mediatica h24 da almeno due settimane.
Essere responsabili, questo l’aggettivo che dobbiamo stamparci in fronte e divulgare e, proprio per questo senso di responsabilità, alcuni deputati di Alternativa guidati da On. Francesco Sapia, attraverso la conferenza stampa alla Camera dei Deputati, ascoltando il Prof. Frajese, hanno chiesto una commissione d’inchiesta sull’efficacia e le reazioni avverse dei vaccini.
Sapia dice: “Vogliamo che sia fatta luce sulle reazioni avverse e sul rapporto rischi/benefici dei vaccini nelle diverse fasi della pandemia, oltre a verificare se vi siano stati condizionamenti nella gestione della pandemia e le modalità di approvvigionamento delle partite vaccinali”, Ed aggiunge: “Va sottolineato come ogni volta che un parlamentare conduce un atto ispettivo, che è una sua prerogativa, il ministero non risponde mai”.
Caro Ministro Speranza, non rispondendo, provando a secretare dati, non ascoltando i parlamentari, così facendo alimenta solo nelle persone, il pensiero che vi sia sistema pericoloso di corruzione etico-politica, sull’economicità dei farmaci venduti dalle case farmaceutiche. Ci Pensi.
E mentre la giurisprudenza da nord a sud del nostro paese boccia le normative che lei ha fatto e che lasciano senza stipendio, senza lavoro e, senza dignità, intere categorie ad iniziare da quella degli operatori sanitari che non intendono piegarsi ai ricatti statali, si legga l’ultima sentenza Tar Lombardia: “tale provvedimento assume un valore “sproporzionato rispetto alla realizzazione del fine di tutela della salute pubblica”.
Caro ministro, i provvedimenti adottati dal governo, scrivono i Giudici sono andati: “oltre il necessario limite di ragionevolezza”; insomma avete leso e superato ogni limite invalicabile del cardine della legalità.
E mentre si annuncia e prepara una nuova campagna vaccinale, possiamo davvero sentirci al sicuro di un’autorità sanitaria che dimostra di dipendere finanziariamente dalle case farmaceutiche?
Andrea Caldart
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