Ebbene si, il pupillo di Hollande, che vanta nel suo curriculum di essere “un banchiere di successo”, ha ricevuto il suo primo ko dall’Assemblea nazionale francese, la quale ha respinto il punto chiave del disegno legge, l’art. 2.
Tale articolo in linea con le nuove “democrazie” tecnocrate europee prevedeva di ripristinare il pass sanitario per i viaggi all’estero con “sorveglianza sanitaria e la sicurezza”, ma è stato respinto con 219 voti favorevoli e 195 contrari nella notte tra il 12 e il 13 luglio.
Chi ha votato contro sono Rassemblement National, i Repubblicani (ex gollisti) e la Sinistra.
I Gollisti così facendo, hanno mantenuto e dimostrato la determinazione della promessa fatta al popolo francese, appena dopo il voto legislativo, fare vera opposizione a Macron.
Fare quello che tutti, oltre ad un’opposizione seria, dovrebbero fare, mantenere la parola, non la poltrona e il loro poltronificio affaristico.
Inoltre, il disegno di questa legge prevede che, la gran parte delle norme emergenziali in Francia, debbano finire il 1° agosto.
Mentre noi in Italia abbiamo visto il ritorno delle virostar a reti unificate dal canale 1 al canale 7, i francesi assaporano un principio iniziale di ritorno alla libertà con la potente prima sconfitta del governo presidenziale.
Un segnale per “l’enfant prodige” che lo ha messo in seria preoccupazione perché, ora sa che una buona parte del suo popolo, è all’opposizione e i rischi della tenuta sociale e del suo governo, sono molti.
Dopotutto il risultato dell’urna francese di poche settimane fa, è stato chiarissimo, Macron perde molti punti, molti seggi all’Assembla nazionale e non ottiene quella maggioranza assoluta per poter governare da sola, il paese.
Una bella scekerata al cervello per il novello “Napoleone del XXI secolo” che essendo stato sconfitto, non può più contare suoi fedelissimi.
Andrea Caldart