SIM: Fondare una medicina che promuova la prevenzione primaria. Con Claudio Pagliara, oncologo, responsabile dipartimento scientifico SIM; Antonino Frustaglia, Cardiologo, geriatra, membro del comitato scientifico SIM e della fondazione “Allineare sanità e salute”; Vincenzo Simonetti, ozonoterapeuta e tesoriere SIM.
La SIM, Società Italiana di Medicina, presenta la “Carta di Bologna”, un vero e proprio cambiamento in ambito sanitario che coinvolge professionisti e semplici cittadini, destinato ad influenzare il futuro della medicina e a riportare la sanità vicino ai cittadini. Oggi insieme ai professionisti della SIM Società Italiana di Medicina, continuiamo ad approfondire la carta di Bologna e più precisamente il secondo punto.
Vi ricordo che la carta di Bologna è disponibile anche in versione stampabile.
Questo è il quarto appuntamento con la SIM, trovi il primo video qui e il secondo qui e il terzo qui.
L’imprescindibile importanza della prevenzione primaria
Vincenzo Simonetti spiega che cosa si intende per prevenzione primaria e perché è indispensabile privilegiarla. La prevenzione che si effettua oggi è quella secondaria, ovvero la diagnosi precoce che si fa con gli screening, ma a quel punto la malattia si è già manifestata. Diversa invece è l’analisi primaria che deve prevenire il manifestarsi di una malattia da qui la sua imprescindibile importanza per la salute dei pazienti.
Claudio Pagliara specifica che i nemici contro cui combattere non sono le MCD (malattie cronico degenerative) o le malattie infettive, ma sono le loro cause. Nulla accade per caso, tanto più in medicina, le malattie sono sempre frutto di errori, di scelte sbagliate, c’è sempre una causa che provoca l’effetto. Per esempio nella cura del cancro, si tende ad asportare chirurgicamente il tumore, quindi si agisce sugli effetti senza indagare le cause. Al contrario si deve intervenire nella prevenzione, ovvero sulle cause. Basti pensare all’aumento di questa malattia nel 1877 morivano di cancro 2 persone su cento, cento anni dopo, nel 1977 ne morivano 20 su 100, oggi siamo a una persona su tre, ovvero 33 persone su 100 e una persona su 2,5 si ammala di cancro.
Antonino Frustaglia spiega perché la SIM ritiene che non sia scientifico, né etico far credere che si possa fare prevenzione o far recuperare la salute, semplicemente prendendo farmaci o vaccini, continuando a tralasciare le cause, come stili di vita errati e potenti inquinanti ambientali. In questo senso c’è stato il grande inganno del vaccino, la cui definizione è stata cambiata nel 2021, che da un farmaco che preveniva l’infezione del virus è diventato un farmaco che stimola la produzione di anticorpi verso una specifica malattia. Senza contare le modifiche genetiche indotte dai vaccini a mRNA. Mente il tasso di ricoveri ospedalieri dovuti a farmaci vanno dal 1,3% in Olanda al 41,3% in Svezia, con una media del 15,4%, di questi il 2,7% vanno incontro alla morte.
Infine i tre professionisti ci spiegano Perché siamo assistendo ad un aumento importantissimo delle MCD (malattie cronico degenerative), che, inoltre, compaiono sempre più in età precoce.
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Matteo Demicheli
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