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Home Cultura e società “L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: Birra allo zenzero e risarcimento del danno

“L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: Birra allo zenzero e risarcimento del danno

Prosegue la rassegna di articoli che, nel mese di agosto, la nostra “Agorà” ha voluto dedicare ai casi emblematici di risarcimento del danno che hanno scritto la storia del diritto dei consumatori, con un processo particolare quello riguardante la “birra allo zenzero”.

Era il 1928, in America, ed una signora acquistava in una giornata di fine estate una bottiglia di birra allo zenzero.

Parte della bevanda veniva consumata direttamente dalla bottiglia e la parte restante veniva versata in un bicchiere.

In quel momento l’assurda scoperta: la birra conteneva i resti di una lumaca decomposta.

Tale circostanza non poteva essere scoperta prima, in quanto la bottiglia era opaca.

Ben presto si manifestava una grave forma di gastrointerite e la consumatrice intentava causa per ottenere il risarcimento del danno contro il produttore della birra allo zenzero.

Ovviamente per comprendere la portata innovativa della decisione giurisprudenziale non possiamo prescindere dal quadro normativo dell’epoca.

Come si è detto, si era nel 1928 e sino ad allora il produttore, in mancanza di contratto, non era soggetto ad alcuna forma di responsabilità per violazione dell’obbligo di negligenza nei confronti del consumatore finale.

Ebbene, con il caso in esame viene sancita per la prima volta, a quanto consta, la responsabilità del produttore nei confronti del consumatore anche se quest’ultimo ha acquistato il bene da un venditore terzo.

Inoltre, è stato sancito che, nel caso di mancata diligenza del produttore, quest’ultimo risponde dei danni provocati da tale comportamento al consumatore.

La pronuncia in esame, sebbene oggi possa sembrare dal contenuto scontato, all’epoca ha avuto una portata rivoluzionaria.

In essa, infatti, sono contenuti alcuni principi fondamentali che sono stati sviluppati prima in America, poi in Europa ed, infine, in Italia, nella normativa sul “danno da prodotto difettoso”.

Avv. Emilio Graziuso  – Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.Rubrica “L’Agorà del Diritto” www.gazzettadellemilia.it

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