Purtroppo, il comparto soya, in poche sedute, è schizzato via in impennata.

Il 30/11 la farina era a 407,60 dollari ora è a 469,30 dollari con un balzo di ben 61,70 punti, per la farina riconducibili a circa 58€ alla tonnellata.
Per il seme gennaio il 30/11 quotava 1459,50 punti ora è a 1486 con un balzo di 26,50 punti riconducibili a circa 9€ tonnellata.
I fattori sono molteplici ma principalmente riconducibili ai timori per il meteo in Argentina e il riaffacciarsi della Cina sul mercato.
Mario Boggini esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali
In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it